IL FRISONIA SE NE VA

Marchisio INCREDULO al fischio finale del derby

"...SENZA PAROLE...NOI SIAMO SENZA PAROLE, SENZA PAROLE...NOI SIAMO SENZA PAROLE!"

Questo il coro inneggiato alla Mamujada dal lato del minuscolo spicchio lasciato ai tifosi di uno United trascinato da un portentoso Marchisio che però (...complice l'ennesima manica di stronzate della gazzetta e company) si ritrova a finire la partita in 10 e a pareggiare un match che, in altri casi, sarebbe finita 1-2 senza ombra di dubbio.
Un match a dir poco dominato dai ragazzi di Bear che non hanno nulla da recriminarsi se non il fatto di avere un reparto di centrocampo decimato tra infortuni e scelte tecniche idiote. Maggio, Valdes & Merkel... Se uno solo di loro avesse messo piede in campo, staremmo parlando della terza vittoria consecutiva dei Matti. Invece parliamo di un pari che sa di amaro alla sede bianconera.

Ma cambiando decisamente "punto di vista", troviamo il solito Frisonia che, se non gli segnano gli attaccanti, ci pensano ben 2 membri del reparto DIFENSIVO a buttarla dentro. In fine, il capitano Alino Diamanti mette la firma finale ad un 1-3 in casa di un Solenegro umiliato e risbattuto in fondo alla classifica. Ormai sembra che niente e nessuno, mortale o Highlander, possa fermare l'armata Frisonia ben diretta alla conquista del terzo titolo consecutivo.

I Mori cercano di tenere il passo della capolista a 4 lunghezze di distanza vincendo contro un Acciaio mai seriamente pericoloso e che sembra solo il lontano ricordo della macchina da gol della stagione scorsa. Mentre la squadra sarda sembra poter contare ciecamente sulla coppia più prolifica della stagione. El Sharaawy, Cavani.

Infine assistiamo all'ennesima formazione inadeguata dell'S.P.Q.N. che regala la vittoria ad un Real che ne aveva profondamente bisogno e che riaggancia Acciaio e United a quota 15 punti.